Unistara progetta e realizza rivestimenti refrattari per impianti per il settore petrolchimico, raffinerie, industria chimica, forni per etilene e reattori FCC, impianti per ammoniaca e reformers. Normalmente si tratta di impianti di grosse dimensioni, spesso caratterizzati da atmosfere e condense aggressive e/o da altre sollecitazioni particolari.
L’individuazione del corretto rivestimento per un impianto petrolchimico deve tener conto di alcuni fattori base quali temperatura di esercizio, eventuali variazioni della temperatura, dispersioni termiche, temperatura massima richiesta sulla struttura esterna, atmosfera del forno, erosione, abrasione ed altre sollecitazioni.
La combinazione di queste caratteristiche conduce a un rivestimento a base di:
Caratterizzati in media da una bassa permeabilità e resistenza allo spalling, consentono di ridurre i giunti di dilatazione e presentano un costo concorrenziale rispetto ai rivestimenti in mattoni.
A basso tenore di ferro, in tutte le qualità e classi dalla 23 alla 32, secondo classificazione internazionale ASTM, particolarmente indicati per temperature elevate ed atmosfere riducenti (ma con limitata resistenza all’azione meccanica e alle condense acide).
Indicati nel caso di azioni abrasive e dove vi sia la necessità di assorbire notevoli sforzi di compressione a caldo.
Materassini e carte, in fibra a bassa biopersistenza, a marchio Unifrax. I prodotti Insulfrax e Isofrax, con temperature di classificazione fino a 1200°C e 1400°C, grazie alla ridottissima capacità termica permettono di effettuare avviamenti e spegnimenti rapidissimi.
Gli ancoraggi per la posa in opera dei calcestruzzi o dei rivestimenti in fibra devono garantire adeguata resistenza meccanica e alle aggressioni chimiche ed un basso indice di ossidazione.
Progettazione e realizzazione di rivestimenti refrattari o manutenzione di rivestimenti esistenti in raffinerie, industria chimica, impianti petrolchimici, impianti di frazionamento, riscaldo, cracking e hydrocracking, forni per etilene e reattori FCC, impianti per ammoniaca e reformer.
Queste unità si compongono di due camere radianti che si uniscono a formare una zona convettiva. Il greggio attraversa queste unità mediante tubazioni ove viene riscaldato prima di essere trasportato alla colonna di distillazione. Per le camere radianti viene generalmente impiegato un rivestimento in calcestruzzo leggero, con varie densità, oppure un rivestimento multistrato in fibra ceramica.
Anche per il rivestimento dei reformer vengono impiegati calcestruzzi leggeri di varia densità. Il greggio attraversa mediante tubazioni questi impianti, destinati ad aumentare l’efficienza della distillazione.
Forni a sezione cilindrica o rettangolare utilizzati per aumentare la temperatura in molti processi. Il loro rivestimento si compone di diversi strati di fibra ceramica.
Per le unità FCC, ove le lunghe catene molecolari vengono spezzate al fine di produrre butano, propano ed altri prodotti ad elevato numero di ottani, vengono normalmente impiegati calcestruzzi a media ed alta densità e prodotti antiabrasione.
Il rivestimento di queste unità, deputate a ridurre la quantità di zolfo presente nei combustibili, viene realizzato con prodotti ad alto tenore di allumina di media e alta densità.